Le Rune sono un Oracolo, tra i più diffusi al mondo, di cui pochi conoscono l’esistenza ed il potere, a meno che non siano affascinati dal mondo dell’occulto e dell’esoterismo. Hanno origine direttamente da Odino, il padre di tutti gli Dei, che secondo la mitologia del nord, volle regalarle agli uomini per una maggiore comprensione della vita e degli eventi anche inspiegabili di cui essa è pregna.
Di cosa sono fatte le rune?
La tradizione narra che debbano prendere vita da un ramo di albero da frutto, tagliato in primavera e di mercoledì in fase di luna crescente, lasciando un offerta (cibo o bevande) all’albero stesso che ha donato parte della sua vita affinchè gli uomini potessero leggere in essa il loro futuro. Dal ramo si ricavano 24 pezzi di forma simile tra loro, dopodichè dopo un’accurata levigatura inizia l’incisione che richiede un rituale spirituale forte, affinchè le tessere si impregnino di energia.
Anzitutto devono essere intagliate in fase di luna crescente e durante la fase di intaglio si deve meditare e pregare rivolgendosi agli Dei o ad uno spirito guida, anche qui donando in cambio offerte di cibo e bevande per ringraziare le potenze invocate.
Adesso arriva la parte più scenografica: la preghiera dovrà essere indirizzata affinchè le forze guidino la mano dell’incisore, dopodichè si procederà all’incisione vera e propria rigorosamente in ordine alfabetico.
Si porta la tessera non ancora incisa vicino alla bocca e si pronuncia il nome del pezzo, poi lo si porta al terzo occhio ed infine si inizia ad incidere il pezzo dall’alto verso il basso. Il tutto meditando intensamente e pensando ai poteri che quella tesserà porterà con sé. Si procede nello stesso modo per tutti e 24 i pezzi.
Quando tutte saranno pronte, per chiudere il cerchio si dovrà cantare una ad una il nome di ogni runa partendo dalla prima in ordine alfabetico. Finita l’incisione si passa alla colorazione che per tradizione vuole che si venga usato inchiostro rosso a cui devono essere aggiunte due o tre gocce del sangue dell’incisore, affinchè la potenza divina delle Rune si mescoli a quella umana e si procede a colorarle in ordine alfabetico, esattamente come per l’incisione.
Una volta finita questa fase, si intona di nuovo un canto che richiama il nome delle Rune dalla prima all’ultima.
Finita la fase della colorazione si è arrivati al termine del ciclo e si possono congedare gli Dei o lo spirito guida per aver vegliato sulla loro creazione e sul loro supporto.
Nel caso in cui invece non vogliate seguire questo rituale, non abbiate paura! Si trovano tranquillamente in commercio. Scegliete quelle che sentite più affini a voi e che vi restituiscano un’energia positiva al primo tocco o al primo sguardo. Sono loro a scegliere voi e non viceversa!
Cosa leggono le Rune?
Le Rune, così come altri strumenti divinatori, sono in grado di fornire preziose informazioni in merito al percorso che il consultante deve intraprendere affinchè raggiunga l’ideale che si è preposto. Le Rune in particolare hanno un potere immenso che deve saper essere sfruttato bene con profonda conoscenza e soprattutto rispetto perché potranno condurci a compiere scelte inaspettate che faranno cambiare quello che è il nostro destino.
La lettura delle Rune, trova come pregio più grande, quello di soffermarsi a pensare e a dialogare con l’inconscio permettendo di capire più in profondità il vero Io e i pensieri più reconditi, che magari nascondiamo a noi stessi, che riteniamo poco importanti o che addirittura rifiutiamo. Per questo motivo, quando si esegue una lettura delle Rune a persone terze, magari anche sconosciute è possibile che rifiutino inconsapevolmente di ammettere le nostre visioni perché per la prima volta si sentono vulnerabili e senza difese.
A differenza dei tarocchi o di altri mezzi divinatori, nelle Rune non è importante avere ben chiara una domanda da formulare, poiché esse non danno risposte alla domanda, bensì illustrano quello che sarà il cammino che il consultante andrà ad intraprendere
Le Rune devono essere mischiate e sono permessi due metodi:
- I 24 pezzi vanno posti in un sacchetto che dovrà essere scosso. Successivamente si procederà all’estrazione.
- Vanno posti su una superficie piana a testa in giù e si mescolano con la mano sinistra fino allo stop del consultante che sceglierà quelle che l’avranno ispirato.
Come leggere le Rune
#1 Primo metodo: 2 Rune
Questo metodo prende il nome dai due corvi di Odino, Huginn e Muninn che secondo le leggende vegliavano sul mondo andando in giro ed osservando tutto ciò che succedeva, partendo la mattina e tornando la sera e riferivano tutto ad Odino.
La prima Runa, quindi, va estratta al mattino e ci può fornire indicazioni riguardo la giornata che affronteremo e la seconda va estratta la sera e ci fornirà indicazioni per comprendere ciò che è accaduto durante la giornata oltre ad invitarci a riflettere sul significato degli avvenimenti e su come integrarli nel nostro percorso.
#2 Secondo metodo: l’occhio di Odino
E’ forse il più semplice ed intuitivo di tutti. Ci si concentra, si mischiano le Rune e si estrae 1 sola Runa. Essa darà indicazioni sullo specifico momento della vita che si sta attraversando. Come detto prima, a differenza degli altri mezzi divinatori le Rune non rispondono a domande specifiche, anche se comunque si può pensare ad una domanda ben precisa.
Il loro scopo è dare indicazioni sul percorso di vita e su come eventualmente cambiarlo per raggiungere il nostro scopo.
#3 Terzo metodo: le tre Norne
E’ un metodo non di semplice esecuzione e deve essere utilizzato quando si vuole chiarire una situazione proiettata in là nel tempo. Si estraggono tre Rune che rappresentano il passato, il presente ed il futuro e la lettura più che tale, rifletterà una narrazione della propria vita, come se si stesse raccontando una storia.
Una volta lette le prime tre se ne estraggono altre due che saranno posizionate sopra e sotto la Runa centrale del presente e che indicano il percorso che si collega al passato e le azioni che si dovranno intraprendere nel futuro al fine di ottenere ciò che si vuole. Eventualmente, qualora la situazione risultasse nebulosa si può procedere all’estrazione di una sola ultima Runa che aiuterà a chiarire meglio i dubbi.
#4 Quarto metodo: il lancio delle Rune
Anche questo, insieme all’occhio di Odino è considerato uno dei metodi tradizionali di lettura delle Rune. Si suddivide lo spazio fisico dove si effettua la lettura, in quattro zone, che rappresentano i quattro elementi: Acqua (sentimenti), Terra (lavoro, denaro, questioni materiali), Fuoco (sessualità, energia creativa), Aria (l’intelligenza, la cultura).
A questo punto vengono mescolate le Rune, se ne prende una manciata e la si lancia sullo spazio diviso, dopodichè si procederà alla lettura partendo dal centro verso l’esterno (il centro rappresenta il passato e l’esterno il futuro). Particolare importantissimo: le Rune che escono fuori dagli spazi delineati non vanno prese in considerazione
Consigli per la lettura
A differenza dei Tarocchi, la Runa dritta o capovolta non ne cambia il significato. Qualora fosse capovolta però, suggerisce il fatto che ci si debba prendere tempo per sé stessi e per le riflessioni che riguardano la vita personale. Le particolari e non definite forme delle Rune, possono far estrarre i pezzi in orizzontale. Qualora dovesse succedere, non muta il significato ma indica un periodo di transizione.