La figura del cartomante è molto cambiata nel corso del tempo. Si è per così dire, involuta. Consideriamo che la cartomanzia è un’arte antica che risale ai tempi degli antichi egizi. La cosa interessante insita nell’uomo stesso evidentemente, è il bisogno di sapere cosa ci rivelerà il futuro, cosa ci attende, e ancora cosa ci dobbiamo aspettare e questa necessità, (e qui sta la cosa interessante) è che si è sviluppata anticamente quando ancora non c’era libera circolazione tra continenti o anche solo stati attigui, perché non si aveva conoscenza dell’esistenza di altri mondi al di fuori del proprio.
Chi è il cartomante?
Sono state però rinvenute tracce in Africa, in Egitto, in Europa, in Latino America, nel continente Asiatico e in altri continenti. Ognuno aveva la propria peculiarità nel “prevedere il futuro“, ma tutti avevano lo stesso scopo: riuscire a placare il senso di incertezza insito nell’uomo, a dispetto dei tempi.
Il cartomante è, oggi, una persona capace di analizzare la realtà da una diversa prospettiva riuscendo a captare determinate indicazioni, sensazioni, emozioni e stimoli che gli altri non riescono a cogliere. C’è chi usava le carte, chi pezzi di stoffa, chi ancora le rune, altri ancora dei bastoncini.
Il continente però con il passare del tempo in cui ha preso più piede la cartomanzia è senza dubbio l’Europa. O meglio, non tutta l’Europa, nella fattispecie quella dell’area del Mediterraneo. Italia, Francia, Portogallo, Spagna e Grecia in pole position. Diverso è il discorso nel nord Europa. Probabilmente sono più pragmatici o sentono meno il peso del futuro o ancora lo prendono molto più serenamente. Ci sta. Anzi, quasi quasi un po’ invidiamo la loro “freddezza”. Magari li aiuta a vivere meglio e a vivere il momento senza aspettare per forza ciò che avverrà.
Fatto sta che parlando del nostro paese, l’Italia, le persone che si rivolgono ai cartomanti sono veramente milioni. Chi lo fa frequentemente, chi per gioco, chi per provare, altri ancora perché consigliati.
Inoltre secondo le statistiche da 10 anni a questa parte si è avuto un incremento importante per quanto riguarda la cartomanzia telefonica a scapito di quella fisica con il consulto da una cartomante vera e propria. I perché sono facilmente individuabili: la cartomanzia telefonica costa molto meno, si ha totale privacy e soprattutto si può chiamare agli orari più impensati: giorno, notte, domeniche e festività senza problemi. Magari appunto in quei momenti in cui ci sentiamo più soli e scoraggiati e abbiamo bisogno anche solo di qualche parola di conforto.
Tornando alla figura del cartomante o consulente, la sua non è solo sensibilità personale, empatia e capacità di vedere tra le righe ma anche e proprio un vero dono, un punto di contatto fluido tra lui e il mazzo di carte che ha eletto quale strumento di divinazione, in maniera tale da riuscire a leggere ed interpretare al meglio ciò che lo strumento gli dice. Può utilizzare tarocchi (e ne abbiamo diverse specie), carte napoletane, francesi, sibille e altre ancora.
Il cartomante non è un mago
Non è un persona di cui aver timore o ancora un persona che promette miracoli, magari in cambio di molto denaro ( purtroppo ce ne sono tanti e sarebbero tutti da condannare perché si prendono gioco e sfruttano i malesseri delle brave persone). Il consulente in realtà non è null’altro che una persona comune, come noi. Solo che lui ha scelto questo mestiere. C’è chi fa l’avvocato, chi l’operaio, chi l’ingegnere e chi ancora decide di guadagnarsi da vivere cercando di interpretare le carte e aiutando a vivere meglio le persone che si avvalgono dei suoi servizi. Questo non significa che ognuno può essere o diventare cartomante ma bisogna avere predisposizione e passione possedute naturalmente o acquisite nel tempo.
L’uomo ha da sempre coltivato il desiderio di conoscere il proprio futuro in anticipo per poterlo affrontare con più serenità e spensieratezza. Come avevamo anticipato, alcuni reperti risalgono al tempo degli egizi, ma quelli più importanti all’epoca del Medioevo dove le carte da gioco venivano utilizzate alcune volte a scopo divinatorio anche se in maniera differente da come vengono utilizzate oggi.
Il cartomante per chi crede
Chi crede nella cartomanzia sa che una lettura ed interpretazione delle carte può aiutarlo a fare un po’ più di luce su determinate questioni e che da un consulto può trarne delle preziose indicazioni per cambiare i propri atteggiamenti e portare la sua vita nella direzione corretta. Il cartomante svolge il ruolo di consigliere, di guida e di amico con cui confidarsi al momento del bisogno.
Questo però vale anche per chi non crede. Non è detto per forza che dai cartomanti ci debbano andare persone che ci credono fermamente. Possono andarci persone che invece non credono per nulla, per verificare ciò che gli viene detto, o ancora, come dicevamo prima, per gioco, per interesse, per curiosità. L’importante nella vita è sempre avere curiosità. Verso qualsiasi cosa. Questo è il vero stimolo che ci aiuta ad affrontare le giornate.
Molti affermano che solo chi crede potrà avere un riscontro veritiero dalle carte. Noi non amiamo dire questo. Non si tratta di fede e soprattutto la cartomanzia non si vuole sostituire o paragonare alla fede. Quella è totalmente un’altra cosa. La cartomanzia a nostro avviso e a differenza di quello che pensano molti consulenti è democratica. Accetta chiunque e soprattutto è pronta a dare tutte le informazioni possibili a chiunque le richieda, affinchè possa aiutarlo a vivere un percorso sereno raggiungere gli obiettivi che si è prefisso.
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