Attorno al mondo dei tarocchi e della cartomanzia in generale, si fondano miti (spesso da sfatare), leggende, supposizioni, convinzioni, pregiudizi e chi più ne ha, più ne metta. Noi ne abbiamo trovati almeno 7. Se conoscete altri cose, non esitate a scrivercelo o a chiamarci!
1. I Tarocchi strizzano l’occhio alla religione cattolica
Lo so, è assolutamente contrario a tutto quello che immaginavamo e che ci è stato detto nel corso del tempo. I Tarocchi sono il diavolo… non si possono consultare perché si fa peccato. La vita è stata donata dal Signore e quindi non va né interpretata né tantomeno messa in discussione ecc…
Invece non è proprio così. Se ci fate caso in tutti i mazzi divinatori esistono figure cristiane e cattoliche che sono degli espliciti rimandi alla Chiesa. Pensiamo immediatamente al Papa e la Papessa, che sono entrambi simboli di fede, o ancora l’eremita che incita a non tradire Dio, o ancora alla figura del bagatto, figura estremamente controversa che in realtà è molto credente, crede in Dio, ma non segue alla lettera i comandamenti e per questo viene condannato dalla Chiesa stessa.
2. Non si fanno le carte quando si ha il mestruo
Lasciamo da parte un attimo la parte cattolica per approdare a quella più popolare. Non si fanno le carte durante il mestruo. Affermazione controversa. Se da una parte ci possono essere una spiegazione esoterica (di solito nell’esoterismo il sangue ed in generale i fluidi corporei “aiutano” nelle pratiche, anche se ovviamente non è questo il caso) e una fisica ( stato di malessere generale che magari fa ridurre la concentrazione e di conseguenza si potrebbero interpretare erroneamente le carte), dall’altra esistono credenze popolari radicate per le quali durante il periodo di mestruo non è possibile praticamente fare nulla. Dalle conserve, alla pasta, al pane, al giardinaggio ecc…
3. Non si fanno le carte quando piove o c’è il temporale
Inutile sottolineare che questa è un panzanata. Non c’è alcun legame tra brutto tempo e cartomanzia. Se non quello strettamente legato all’umore del cartomante perché metereopatico, quindi a meno che anche voi non temiate l’umidità recatevi pure dal vostro cartomante di fiducia. E se invece la temete, o meglio ancora, vi piace essere comodi, avere tutte le risposte a portata di mano quando più vi piace, chiamateci. Siamo a vostra disposizione h 24 e 7 giorni su 7!
4. Non si fanno le carte di domenica o in determinati periodi dell’anno
Con questa affermazione ci rifacciamo alla religione cattolica. In realtà non è un obbligo. Dipende molto dalla personalità e della fede sia del cartomante che di chi chiama. Nel senso che le carte non sono influenzate dal fatto che sia domenica. Sono invece influenzate dal fatto che magari una persona o l’altra, o entrambe vogliano andare a Messa e invece siano “costrette” alla seduta. Ricordiamoci però che esistono molti atei e molti “credenti ma non praticanti” un po’ come il Bagatto, per cui, sta alla coscienza di ognuno decidere cosa è meglio per lui.
Discorso simile è per determinati periodi dell’anno.
I cartomanti svolgono una professione. Una professione che però richiede, sicuramente più di altri mestieri, una forte concentrazione, empatia, capacità di trasmettere determinati messaggi nel modo migliore possibile… tutti compiti non facili. E’ normale che abbiano bisogno di rigenerarsi. Molti lo fanno in concomitanza delle festività natalizie, dall’8 dicembre fino all’Epifania. Molti altri invece lo fanno in altri periodi, magari meno lunghi ma più frequenti. Anche lì sta alla sensibilità di ognuno decidere come, quando e soprattutto perché fermarsi.
5. I Tarocchi sono nati a Bologna
Si associa la pratica divinatoria dei Tarocchi alla famosa città universitaria dai lunghissimi portici. Mmm… ci sono pareri discordanti in merito. Esistono diverse teorie. Anzitutto l’arte divinatoria dei tarocchi risale al medioevo. Anzi, anche prima, agli egizi. Poi è arrivata in Medio Oriente, in Europa, in Italia. Ma che sia proprio Bologna la città dove sono nati è difficile da affermare con certezza. Esistono testimonianze invece che riportano l’antica arte a Milano. Esiste anche un affresco che lo raffigura e è datato molto prima, rispetto al 1730 di Bologna.
6. Tarocchi intesi come carte da gioco
I Tarocchi nascono con questo scopo. Solo molto più tardi si sono resi oggetto di interpretazione della volontà divina. Pensate che addirittura nel 1500 furono tassati come gioco d’azzardo poiché si giocava in ogni luogo, perfino quasi nelle Chiese, coinvolgendo orde di giocatori incalliti i quali presi dalla foga del momento bestemmiavano in continuazione. Fu allora imposta una tassa per evitare che il gioco prendesse il sopravvento sulla normale vita sociale.
7. I Tarocchi sono le “rappresentazioni pi alte dell’inconscio” secondo Jung
Nel secolo scorso Jung era alla ricerca di una teoria che potesse collegare i fenomeni fisici a quelli psichici, cosa che lo portò ad allontanarsi da Freud. La fortuna, il caso o forse il fato vollero che incontrasse Pauli, un futuro premio Nobel per la Fisica che invece lo aiutò a capire che studiare i fenomeni naturali solo dalla legge causa-effetto è molto limitativo, specie nelle relazioni umane, poiché sussistono delle connessioni che non possono essere razionalmente spiegate, ma che possono ad esempio essere interpretate attraverso l’uso dei Tarocchi.
Cosa ne pensate, avete scoperto qualcosa in più in merito alle leggende, ai Tarocchi e al legame che c’è tra loro? No? Avete ancora qualche domanda da fare? Ebbene, se avete dei dubbi volete approfondire o semplicemente confrontarvi sui segni che avete ricevuto, non esitate a chiamarci. I nostri consulenti sono sempre a vostra disposizione, h 24, 7 giorni su 7 chiamando il numero 899.11.80.34 oppure 899.50.77.54 o i numeri fissi 06.95.54.17.59 e 06.95.54.17.41se volete chiamare con carta di credito o PayPal. A presto!
